Appello per il risparmio energetico e il contenimento dell’inquinamento luminoso in Italia
L’associazione CieloBuio ha messo online un appello permanente per il risparmio energetico e per il contenimento dell’inquinamento luminoso. L’Ara sostiene questo appello e invita tutti i soci e i simpatizzanti a sottoscriverlo.
Il testo dell’appello può essere letto integralmente a questo link
Mentre è possibile firmare l’appello a questo link
Qui di seguito vi proporremo alcuni estratti del testo.
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L’illuminazione pubblica ha un ruolo primario fra le cause dell’inquinamento luminoso. Il progetto di razionalizzazione dell’illuminazione pubblica denominato Operazione cieli bui, discusso e respinto dalle Commissioni Ambiente e Bilancio della Camera dei Deputati nella cornice della definizione della Legge di stabilità 2012, contemplava misure individuate in un’ottica di contemperamento tra la necessità di erogare un servizio di illuminazione di alta qualità (all’insegna della sicurezza e del comfort) e l’esigenza di contenimento della spesa pubblica (spending review). Tra le misure proposte vi erano lo spegnimento degli impianti di illuminazione pubblica extraurbani, lo spegnimento o l’affievolimento dell’illuminazione decorativa e di una parte dei complessivi punti luce stradali dopo le ore 23.00, la limitazione del consumo energetico attraverso l’applicazione delle norme della buona illuminotecnica (nel breve termine, mediante l’impiego di dispositivi di modulazione dei flussi luminosi e/o ottimizzazione degli impianti preesistenti; nel medio e lungo periodo, con l’incentivazione della posa in opera di impianti caratterizzati da sorgenti totalmente schermate verso l’alto, l’ottimizzazione delle interdistanze e delle potenze installate e la riduzione dei flussi coerentemente con il fabbisogno). Le stesse misure, determinando riduzione e contenimento dell’inquinamento luminoso, avrebbero sortito effetti positivi di ordine ecologico, sanitario e culturale.
(…)
Auspichiamo che provvedimenti significativi contro l’inquinamento luminoso come quelli proposti con l’Operazione cieli bui – che forse sarebbe stato più opportuno denominare Piano per l’utilizzo razionale ed ecosostenibile dell’illuminazione artificiale – siano quanto prima oggetto di dibattito parlamentare e che il Parlamento adotti misure volte a:
- evitare che gli apparecchi di illuminazione inviino luce al di fuori delle aree da illuminare e soprattutto che la disperdano orizzontalmente o verso l’alto;
- evitare la sovrailluminazione;
- evitare l’uso dell’illuminazione artificiale quando questa non serve;
- limitare fortemente la produzione di luce a bassa lunghezza d’onda, in particolare ultravioletta e blu;
- minimizzare (se possibile, azzerare) l’uso dell’illuminazione artificiale nelle aree di rilevante interesse ecologico-naturalistico;
- mirare alla crescita zero del flusso luminoso totale installato e, successivamente, al calo dello stesso, con l’obiettivo di riportare l’Italia ad un flusso pro capite massimo installato di 1000 lumen.
Tali misure garantirebbero la tutela dei beni comuni che l’inquinamento luminoso minaccia, determinando al contempo un significativo contenimento della spesa pubblica. Anche la reputazione della nazione se ne gioverebbe poiché ci porremmo al mondo come all’avanguardia in questo importante ambito.