Primo incontro cittadino contro l'inquinamento luminoso della Capitale

A 13 anni quasi perfettamente compiuti dalla Legge Regionale Lazio n. 23 del 13 aprile 2000 contro l’inquinamento luminoso e per l’uso razionale dell’energia, l’inquinamento luminoso provocato dalle luci artificiali della Capitale é ben lungi dall’essere limitato o controllato.

Questo primo decennio del Terzo Millennio é trascorso – sotto questo punto di vista – pressocché inutilmente.
13 anni di impegni e denunce non son bastati a dare effettiva attuazione della norma per cui tanto ci si era battuti sulla fine del millennio.

Soltanto nel 2005 si é riusciti a “strappare”, non senza grande fatica e solo per “gentile concessione” di poche anime sensibili, il Regolamento d’Attuazione della L.R. medesima.

Nel frattempo, abbiamo assistito unicamente alla crescita esponenziale dell’IL, creato per lo più dal progredire inarrestabile del cd “consumo del territorio”, ovvero la cementificazione dei suoli (per nulla “selvaggia”, anzi perfettamente programmata e pianificata da forze economiche, politiche ed istituzioni, più o meno compiacenti, conniventi od in perfetta armonia tra loro): anche quando é perfettamente sereno, il cielo della Capitale soffre di una cronica brillanza di grado molto elevato (SQM medio 18,29 – dati Parco delle Stelle – Buiometria Partecipativa 2011). Le stelle visibili ad occhio nudo si contano sulle dita delle mani, e la stessa Polare spesso é quasi invisibile.

Non parliamo poi di grandi spettacoli del cielo, come in questi giorni la cometa C/2011-L4 PanSTARRS, che benché dotata di magnitudini di tutto rispetto e soprattutto visibili ad occhio nudo, é letteralmente cancellata dalla cappa grigio-rosata di skyglow che perennemente ci accompagna.

Di fronte a tutto ciò, gli astrofili, gli ambientalisti, i cittadini coscienti e vigili, cosa possono fare?

Dobbiamo ri-costruirci gli strumenti operativi che ci sono stati tolti, utlizzare quelli offerti dalla Legge Regionale Lazio 23/2000 (di cui bisogna pretendere attuazione, con campagne ed impegni precisi da parte delle istituzioni), ma soprattutto rilanciare l’ipotesi di una legge quadro nazionale di difesa del cielo buio, che ponga quest’ultimo come criterio di normalità sociale, e non come evento straordinario. Ciò significa rendere la messa a norma anti IL dell’illuminazione per esterni soggetta ad un regime di regole tecniche e professionali tanto quanto fu introdotto nella legislazione (e nella società) dalla Legge 46/90 sulla massa elettrica in tutte le tipologie di impianti. Lanciare infine una campagna europea per una Direttiva Comunitaria di protezione del cielobuio. L’IL in Italia é uno dei più elevati del pianeta, ma tedeschi ed inglesi sanno anche loro fare una bella parte!

Per tutto questo, occorre costituire un nucleo di pressione e d’iniziativa civica nella e per la Capitale. Roma può tornare a Rivedere le Stelle sul Cupolone. Roma può e deve consumare meno per consumare meglio.

Per questo, UAI Unione Astrofili Italiani, Gruppo Astrofili Hipparcos, Forum Skylive-UAI-UAB e gruppo Facebook Parco delle Stelle ti chiedono di non mancare il

30 marzo 2013 ore 10
Presso Associazione Hipparcos
Via Nomentana 175 – Roma
(zona Porta Pia – Viale Regina Margherita)
Primo incontro cittadino contro l’inquinamento luminoso della Capitale.

Contributi introduttivi da parte dei proponenti:

Mario Di Sora, presidente UAI, direttore dell’Osservatorio Astronomico Campo Catino, referente regionale Lazio associazione Cielobuio, autore de “L’inquinamento Luminoso” Gremese Editore, esperto antinquinamento luminoso.

Maurizio Chirri, Gruppo Astrofili Hipparcos, Direttore Museo Geopaleontologico “Ardito Desio” di Rocca di Cave (RM), Docente di Geografia Astronomica Università Roma Tre.

Serastrof, astrofilo urbano inquinato, forum astrofilo Skylive-UAI-UAB, comitato cittadino contro l’Inquinamento Luminoso e per un parco delle stelle per la Capitale.

Stanno pervenendo ulteriori adesioni da parte di associazioni astrofile ed ambientaliste e da singoli astrofili e cittadini inquinati dalla luce.

Facci sapere se verrai. Facci sapere se vuoi presentare un tuo contributo.

per contatti:
hipparcos.cds@tiscali.it;
presidente@uai.it
parcodellestelle@yahoo.it