Studio sulla variabilità dei Quasar a differenti redshift del 16 Mag 2012 alle 19:00
La serata è andata a buon fine. Erano presenti anche i soci F.Anzellini, P.Caponnetto e F.Amico.
Sono state effettuate riprese del campo di QSP J160500, oltre ai campi Landolt necessari per il calcolo dei coefficienti Kr e Kv e per i coefficienti di trasformazione.
I coefficienti di trasformazione sono risultati essere in linea con quelli calcolati oltre due anni fa. Le minime variazioni rilevate rientrano negli errori di misura.
Le magnitudini del QSO e di 5 stelle di campo, che si intende utilizzare in seguito per misure differenziali, sono coincidenti con i valori ottenuti la sera del 26 aprile scorso.
Per J160500 è stata misura una magR media di 16.373 +/-0,032.
Per lo stesso oggetto nella sera del 16 aprile, avevamo ottenuto un valore di 16,347 +/- 0,027.
In entrambe le serate sono stati misurati alcuni punti con valori che vanno oltre l’errore di misura, ma non è chiaro se si tratti o no di errori di riduzione e di altra natura.
Le 5 candidate comper per ora mostrano di non essere variabili, almeno entro 0,02 mag.
E’ stato fatto un controllo sui vari parametri di calibrazione, effettuando misure assolute su 15 stelle del campo fotometrico Landolt SA 107. I residui ottenuti, a parte 4 stelle per le quali si cercherà di capirne il motivo, sono contenuti tra 0,000 e 0,020 mag.
Lo studio ha permesso di capire anche come sia possibile effettuare dal nostro osservatorio delle misure attendibili anche in fotometria assoluta.
Prosegue lo studio del QSO
Raniero Albanesi