Ales Stenar
Quest’anno, nel periodo pasquale, ho programmato un viaggio in Svezia sia per trascorrere la festività con alcuni miei familiari residenti a Malmö e sia per rivisitare i luoghi che da tempo non vedevo.
Malmö si trova nello Skåne, nel sud della Svezia, zona pianeggiante a perdita d’occhio dove il vento, specie quello proveniente da est, sferza la faccia e gela le ossa. Il percorso della zona è molto rilassante, ma presenta poche attrazioni. La parte più interessante è quella costiera, dove si trovano rocce a picco sul mare e graziosi porticcioli.
Uno di questi luoghi veramente suggestivo è Kåseberga, dove, oltre che gustare una grande varietà di pesce affumicato accompagnato da un’ottima birra locale ed a praticare il parapendio per gli appassionati, si trova il sito Ales Stenar (santuario: tradotto nell’antica lingua del nord).
Sono 59 grandi pietre di arenaria dal peso di 1,8 tonnellate ed occupano una superficie di 67 per 19 metri, disposte a forma di barca su un grande altopiano di fronte al mare. A seguito di studi più approfonditi negli anni ottanta, si ritiene che tali massi siano stati eretti nel luogo intorno al 500 d.c., alla fine dell’Età del Ferro nordica. Il sito era stato creato per la sepoltura e veniva sovrastato da circoli di pietre infisse nel terreno come era in uso nella Scandinavia dall’anno 1000 fino all’Epoca Vichinga. Si pensa pure che tali tipi di siti avessero forse un uso anche come calendario astronomico: al solstizio di estate, infatti, il sole sorge in corrispondenza di una pietra e tramonta in corrispondenza di quella opposta; lo stesso in corrispondenza di altre due pietre, al solstizio di inverno.1
Il luogo è particolarmente suggestivo: le pietre si ergono su un prato verde tra il cielo ed il mare di un intenso colore blu.
La cosa che lascia molto a pensare è che a Kivik si trova un altro sito antico, forse risalente in età vichinga tra l’800 ed il 1050 d.C., allineato con quello di Ales stenar e quello di Stenhed con un’altra formazione di pietre a forma di nave vichinga, il che lascia pensare anche che potrebbe trattarsi di monumenti funerari eretti per la morte di un navigatore di altissimo rango.
Manlio Ercolino
1 Alcuni link di approfondimento sugli studi inerenti il carattere astronomico del monumento:
Questo secondo link ( in lingua inglese) risulta più approfondito sul significato astronomico del monumento!
Riferimenti ai tre astronomi principali e più autorevoli sostenitori della tesi a favore del carattere astronomico del monumento (con breve curriculum ):
- Fred Hoyle, (non ha bisogno di curriculum )
- Göran Henriksson – Uppsala astronomer at the University of Uppsala in Sweden Dr. Curt Roslund
- Chalmers Univ of Technology Göteborg University
- Astronomy-Astrophysics Dept
- Göteborg Sweden
- Organization website: http://www.chalmers.se IAU Status Member Active