Cos'è la Buiometria Partecipativa
La Buiometria Partecipativa nasce nel 2008 con lo scopo di sensibilizzare le persone sul problema dell’inquinamento luminoso. L’obiettivo iniziale era di far uscire la problematica dal ristretto mondo degli astronomi/astrofili e far partecipare attivamente i “non tecnici” alla raccolta dati e quindi alla lotta al problema.
Da qui la genesi del nome Buiometria Partecipativa, un neologismo che voleva essere semplice e immediato, senza tecnicismi, per indicare esattamente le finalità del progetto, cioè la raccolta partecipata di misure sull’inquinamento luminoso. Per fare questo, la BMP ha nove strumenti che prestiamo gratuitamente a chi ne faccia richiesta. In realtà in questo momento, tre strumenti vengono utilizzati per i cosiddetti Centri di Prestito Buiometrico Locale. In particolare, uno si trova presso un gruppo di astrofili pugliesi (AIDIA), uno a Roma presso il gruppo Parco delle Stelle e uno presso il Museo di Storia del Mediterraneo di Livorno. Questi tre strumenti vengono gestiti direttamente dalle persone in zona che fanno circolare lo strumento per conto del progetto.
Chi riceve lo strumento riceve anche precise istruzioni per eseguire le misure, nella forma di una guida cartacea. Di solito, nell’arco di un mese (meteo permettendo), si possono eseguire diverse misure significative.
Portare in giro lo strumento è anche l’occasione per volgere, un volta ogni tanto, lo sguardo al cielo e percepire quello che le luci cittadine ci stanno togliendo, il cielo stellato. Le misure raccolte vengono poi inserire dai “buiometristi” nel database nazionale tramite l’interfaccia online.
In questo modo si va componendo una mappa di misure che ormai conta quasi 600 punti in poco meno di 500 località (alcune all’estero). Il database così composto è interrogabile tramite filtri che consentono di scegliere diversi parametri (ad esempio, la località, l’orario, il tipo di strumento ecc…).
Le misure in arrivo vengono controllate e validate per assicurarne la consistenza. Questo rende il database un significativo strumento di ricerca e studio del fenomeno.
Dalla fine del 2010 abbiamo attivato anche la parte di campionamento tramite stazioni fisse di monitoraggio unite a stazioni meteorologiche.
Le stazioni consentiranno di avere un monitoraggio in continuo del fenomeno, il che consentirà di apprezzarne le variazioni nel tempo, la dipendenza da parametri fisici ambientali e dalle diverse stagioni. Assieme ad altri gruppi con finalità affini alle loro, BMP ha lanciato la sfida di riunire sotto un coordinamento tutte le centraline SQM nazionali al fine di rendere facilmente accessibili e condivisibili i dati prodotti.
La BMP ha anche realizzato un software che gestisce l’aggregazione automatizzata di dati SQM provenienti da stazioni differenti, e che integra i dati SQM con quelli meteorologici, rendendoli quindi disponibili tramite il nostro database. Tutti i dati che produciamo vengono rilasciati sotto licenza Open DataBase Licence, una licenza libera dedicata specificatamente ai dati.
Nel corso degli anni abbiamo realizzato diverso materiale audio-video, modellini didattici per spiegare l’inquinamento luminoso e organizziamo regolarmente conferenze ed incontri pubblici per parlare al pubblico generalista del problema (con oltre trenta eventi svolti nel corso di tre anni).
Il progetto BMP rappresenta una esperienza interessante e originale, nota anche a livello internazionale, e che ha avuto riconoscimenti (quali il premio per la miglior passione scientifico-tecnologica nel concorso nazionale “La Seconda Luna”) e visibilità sui media (RAI Radio Due, La Stampa, Topolino, TG2 Costume e Società).
Se volete partecipare al progetto prendendo in prestito un buiometro, potete rivolgervi direttamente a BMP tramite i contatti che troverete in fondo al testo, oppure ad uno dei Punti di Prestito Buiometrico, di cui troverete i contatti nell’apposita pagina del sito.
Per maggiori informazioni potete visitare il sito di Buiometria: http://www.pibinko.org o contattarli alla mail bmp@pibinko.org
BMP è un progetto guidata da Francesco Giubbilini e Andrea Giacomelli, con il prezioso aiuto di Luca De Lucchi per il mantenimento del database: http://www.pibinko.org.