La scienza - fisica - astrofisica: più grandi di noi!

Il Web ce le porta a casa! Cerchiamo di capirne l’utilità attraverso le loro pratiche applicazioni:

1 – Fisica delle particelle ( applicazioni anche in medicina e terapia )
Cominciamo con la fisica delle particelle, tanto complessa quanto utile in settori tanto distanti da essa. Da wikipedia

Le spese pubbliche per finanziare i grandi progetti di ricerca hanno comunque spesso ricadute tecnologiche positive di rilievo anche in settori diversi da quelli che le attività di ricerca hanno come finalità principale.
Tra le applicazioni che sono nate dall’ambiente di ricerca della fisica delle particelle vi sono:

  • il World Wide Web, nato al CERN per migliorare gli strumenti di comunicazione scientifica, il protocollo http ed il linguaggio html
  • rivelatori di particelle utilizzati per diagnostica medica
  • l’adroterapia, che dovrebbe curare il cancro attraverso l’uso di acceleratori. Grazie alla possibilità di controllare con precisione l’energia e la localizzazione delle particelle accelerate, è possibile depositare dosi di radiazione in maniera controllata per distruggere le cellule cancerose senza danneggiare i tessuti circostanti
  • la tomografia ad emissione di positroni, o PET, uno strumento di diagnostica medica che utilizza l’antimateria.

Per approfondire, vedi la voce Serendipità.

2 – Il Calcolo distribuito – Principi e funzionamento

Qualche link per aiutarci a capire meglio cosa facciamo girare, a volte per irresistibile curiosità ed entusiasmo, altre a scopo filantropico, nei nostri innumerevoli computer domestici sparsi per il mondo, offrendo in tal modo ad essi un’opportunità di rivincita nei confronti dei super computer.

Questi due link spiegano le operazioni che i nostri computer possono svolgere nell’ambito di progetti scientifici che sintetizzano in oscuri grafici le complesse operazioni assegnate ai nostri computer, capendo finalmente che attività si svolgono nei nostri screensavers, specificando i passaggi delle operazioni svolte dai nostri computer nel primo progetto di calcolo distribuito – cioè il Seti@Home – a cui poi ne sono continuati e ne continuano a seguire molti altri successivi a questo basati sullo stesso metodo di calcolo.