Un trattato medievale sull'astrolabio
Durante un mio viaggio in Olanda ad Amsterdam, fui attratto da un libro esposto in una libreria ed in breve lo comprai. Mi resi subito conto che il contenuto era quanto mai di interesse scientifico, trattandosi di un trattato medievale sulla costruzione dell’astrolabio.
Allora la mia conoscenza dello strumento era parziale e limitata a pochi strumenti osservati nei musei di alcune città.
Il libro si intitola: A TREATISE ON THE ASTROLABE, 1391, autore Geoffrey Chaucer a cura del Reverendo Walter W.Skeat, London-1872 – nuova edizione del 1978.Il poeta Chaucer, noto per i racconti di Canterbury, scrisse vari libri di argomento astronomico ed in particolare un trattato sull’astrolabio seguendo la consuetudine storica nelle due parti: come si costruisce e come si adopera.
Esaminato il testo inglese si apprende che il poeta si ispirò ad un trattato precedente e considerato fondamentale nel medioevo. Il trattato che fu la base dei suoi scritti fu il trattato dell’astronomo arabo Messahalla vissuto nell’VIII sec., di cui una copia del XIII sec. è conservata alla Cambridge University Library, codice Ii .3.3 – anno domini 1276 – dal folio 61 r al folio 73 r.
Iniziata la ricerca nelle nostre biblioteche, trovai vari volumi del curatore dei musei inglesi per il settore astrolabi: R.T.Gunther tra gli anni 1929 – 1932. Trovata la riproduzione del manoscritto ne constatai il pessimo stato per i segni del tempo e la scarsa qualità delle foto.
Con pazienza certosina sono riuscito grazie a Photoshop a rendere il manoscritto tornato a nuova vita e stampato su carta pergamena ne è risultato un esemplare molto pregiato. Fortunatamente ho trovato la parte corrispondente in lingua latina scritta con caratteri tipografici e ne accennai ad una persona che ha una passione per questi argomenti. Entusiasmatosi mi promise una traduzione e nel frattempo continuai la ricerca.
Recentemente uno studioso tedesco il Prof. Paul Kunitzsch (1989) ha chiarito che l’attribuzione a Messahalla è poco credibile, trattandosi di un insieme di fogli di varia provenienza ricopiati da un copista del XIII secolo, spesso poco comprensibili e con varie ripetizioni. Malgrado quanto detto ne risulta un lavoro quanto mai interessante, perché analizzando al computer i vari argomenti ed i disegni si è tentati di farne una versione moderna. È quello che ha fatto l’Ingegnere Alessandro Gunella con una serie di disegni molto esplicativi.
Io, incuriosito dal disegno della rete dell’astrolabio, ho faticato non poco per determinare i nomi delle stelle essendoci nel medioevo l’usanza di abbreviare le parole sia sulla pergamena per il costo della stessa, che sullo strumento per il poco spazio a disposizione.
Di quanto esposto ne ho curato un CD che può essere richiesto al sottoscritto tramite la mail presente in fondo al testo.
Leonardo Di Emanuele – leonardo.di [at] alice.it (togliere gli spazi e sostituire [at] con la chiocciola @)